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Vivere è un'arte che assomiglia più alla lotta che alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti. (Marco Aurelio)

Beato Papa Giovanni Paolo II

(La Guerra Avventura senza ritorno. Preghiera di Giovanni Paolo II.) Dio dei nostri Padri, grande e misericordioso, Signore della pace e della vita, Padre di tutti. Tu hai progetti di pace, e non di afflizione, condanni le guerre e abbatti l'orgoglio dei violenti. Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani, a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia. Ascolta il grido unanime dei tuoi figli, supplica accorata di tutta l'umanità: mai più la guerra, avventura senza ritorno, mai più la guerra, spirale di lutto e di violenza; minaccia per le tue creature in cielo, in terra ed in mare. In comunione con Maria, la Madre di Gesù, ancora ti supplichiamo: parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli, ferma la logica della ritorsione e della vendetta, suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove, gesti generosi ed onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa più fecondi delle affrettate scadenze della guerra. Concedi al nostro tempo giorni di pace. Mai più la guerra. Gesù ci insegna a pregare Ai discepoli, desiderosi di una guida concreta, Gesù insegna la formula sublime del Padre nostro, che diventerà nei secoli la preghiera tipica della comunità cristiana. In essa Gesù consegna l'essenza del suo messaggio. Chi recita in modo consapevole il Padre nostro «si compromette» col Vangelo; non può infatti non accettare le conseguenze che per la propria vita derivano dal messaggio evangelico, di cui la «preghiera del Signore» è l'espressione più autentica.

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venerdì 14 maggio 2010

Krapfen o Bomboloni

Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare.(G B Shaw)




Finalmnete sono riuscita a fare anche i Krapfen...
Il procedimento è stato lunghetto ma ne è valsa la pena.
                                                      
Ingredienti per 16 krapfen.




150gr di farina manitoba



250gr di farina 00



100gr di fecola di patate



80gr di burro +50gr



25 lievito di birra fresco o pure potete usare il lievito in bustina secco



per questa ricetta ne occorre 1 bustina.



80gr di acqua



200ml di latte



1 bustina di vanillina.



Per farcire



crema pasticcera, nutella , marmellata, ricotta.



Usate quello che più vi piace.
                                                                            Procedimento.


Stemperare il lievito con l'acqua tiepida insieme con 2 cucchiaini di zucchero.




Impastare con la farina manitoba, formare una palla.



Mettere in una ciotola , coprire bene e lasciare lievitare



fin quando non raddoppi il volume per circa 1 oretta.



Dopo che l'impasto ha raddoppiato il volume



Aggiungere gli altri ingredienti



La farina 00, la bustina di vanellina , le uova,



lo zucchero e 80 gr di zucchero,



impastare e aggiungere un pò alla, volta il latte, finchè la pasta non avrà raggiunto la giusta consistenza.



Rimettere l'imapasto in una ciotola,coperto e in un luogo tiepido,



finchè non raddoppia di volume, ci vorranno circa un 2 ore.



Stendere la pasta con uno spessore di circa 7-8 mm,



tagliare con un tagliapasta o un bicchiere, dei dischi



di circa 7cm di diametro.



Al centro di ogni disco mettere la farcia



chiudere con un'altro disco e per far incollare bene le estremità usando



l'albume d'uvo passato nei bordi .



Disporli in un piano o in una teglia, distanziati l'un l'altro,



perchè prima di cuocerli devono lievitare di nuovo.



Avendoli fatti per la prima volta,



ne ho cotti metà a forno e metà li ho fritti.



Sinceramnete non amando il fritto



mi sono piaciuti più a forno.



Perchì li volesse cuocere al forno



preriscaldarlo a 170/180° per 20 minuti.



CONSIGLIO



COTTI A FORNO E MEGLIO FARCIRLI DOPO COTTI.



PERCHE' LA FARCIA TENDE AD USCIRE, PERCHE' LA COTTURA E PIU' LENTA.



     




PIATTI BISCOTTO FODERATI CON LA TELA

Gnam gnam

Poesia "Sui figli" di Kahlil Gibran